I siti porno sono tra le risorse online più visitate al mondo. Ma è riduttivo chiamarli siti: attorno ai contenuti espliciti sono state costruite molteplici funzionalità, trasformandoli in complesse piattaforme. Su quelle pagine, visitate da un pubblico ampio, eterogeneo e sempre più esteso, si esprime e si forma la sessualità contemporanea. Tra le caratteristiche di questi siti ce n’è una che, sebbene semplice e quasi banale, è molto interessante: la possibilità per i visitatori di scrivere commenti sotto i video. C’è un numero impressionante di commenti: si tratta di un denso chiacchiericcio, di un dialogo vernacolare, di un rivelatorio mormorio telematico. Usando i commenti presenti su PornHub, uno dei più noti e utilizzati siti porno al mondo, creo poesie: prendo nota dei commenti più particolari, inaspettati, stranamente significativi che appaiono sotto un video, per poi riassemblarli cercando connessioni semantiche, dando vita a brevi componimenti corali che cercano di raccontare l’emotività e la sessualità contemporanea.

Hot Poems si inserisce in un filone di ricerca che porto avanti ormai da diversi anni e che indaga la natura del testo nella condizione post-digitale. Il testo è la materia prima con cui creo processi e narrazioni che raccontano contesti, persone e comportamenti con un nuovo punto di vista. Questo progetto è stato avviato due anni fa attraverso un grant di After Social Network, un gruppo di ricerca parigino che si occupa degli effetti dei social network nella società contemporanea, e proseguirà quest’anno durante la mia residenza presso Artists Unlimited in Germania.

Qui verranno pubblicati gli esiti passati, presenti e futuri di questo progetto. Quattro Hot Poems a cadenza mensile.

 

 

 

 

 

Claudio Beorchia

Claudio Beorchia (Vercelli, 1979) è un artista interdisciplinare. Ha studiato Design e Arti Visive allo Iuav di Venezia; è stato borsista in New Media Arts all’Accademia di Brera a Milano; ha conseguito il Dottorato in Scienze del Design presso lo Iuav.
Dal 2009, come ospite di progetti e residenze artistiche in Italia e all’estero (in numerosi paesi europei, Cina, Giappone e Stati Uniti), realizza lavori site specific e site responsive, ricorrendo e molteplici media: dall’installazione alla fotografia, dal collage alla scrittura, anche attraverso pratiche partecipative e relazionali. Fra le esperienze più significative: nel 2019 è stato il primo artista in residenza delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dove ha realizzato il progetto di arte relazionale “Aurale. Brusii per audioguide”; tra il 2019 e il 2020 ha realizzato, con il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo – Milano, il progetto di fotografia partecipata “Tra cielo e terra”, che ha dato vita ad un mostra al Museo e alla corposa pubblicazione “Saintscapes”.